19.03.2009 | 08.05.2009

François Morellet

La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 19 marzo 2009 una mostra personale dell’artista francese François Morellet.
La mostra - presentata negli ampliati spazi rinnovati della galleria - era incentrata su un nucleo di opere significative pensate in relazione allo spazio espositivo e appartenenti all’ultimo periodo della ricerca dell’artista.
A sottolineare il valore innestato ed insistito sull’ambiente, Morellet ha realizzato anche un intervento site-specific che si svilupperà nella nuova grande sala espositiva del piano rialzato: la dimensione spaziale e il coinvolgimento fisico e percettivo dello spettatore come parte dell’intorno, di cui vive sempre un momento particolare e specifico, sono aspetti cruciali della sua poetica.
Le forme e gli equilibri dei suoi interventi insistono sempre su una pluralità di elementi che muovono dal segno grafico alla scultura, dalla pittura all’installazione e fondati su sistemi razionali e cognitivi, basi per il loro dipanarsi e costruirsi.
La razionalità del loro procedere si innesta proprio sull’emotività del momento particolare in cui si verifica e accade la loro visione: le opere si plasmano nello e sullo spazio come mezzi per catturare quelle energie che pervadono l’intorno, non mancando mai di aprirsi così ad un’emotività integralmente libera e mutevole nell’infinito accadere del tempo.
Le sue opere al neon - realizzate dal 1963 - sono il modo di iscrivere con maggior vigore le sue forme, ora fatte di luce vitale, nel verificarsi degli eventi. Questo suo appartenere alla vita, con un raffronto dialogico e pulsante, è compartecipazione degli accadimenti del mondo e del loro verificarsi, che si configura in frammenti specifici e sempre unici.
Negli altri spazi della galleria somo state esposte opere rappresentative che ripercorrono l’iter creativo di Morellet dagli anni ’50 agli anni ’80.

François Morellet ha esposto alla galleria A arte Studio Invernizzi nel 1994 (con Dadamaino e Günter Uecker) e ha qui realizzato mostre con suoi interventi specifici nel 1997, nel 2000 e nel 2005.

In occasione della mostra è stata pubblicata una monografia bilingue con la riproduzione delle opere, un saggio introduttivo di Luca Massimo Barbero, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.