16.01.1998 | 07.03.1998

Gianni Asdrubali

La galleria A arte Studio lnvernizzi ha inaugurato giovedì 15 gennaio 1998 una mostra personale di Gianni Asdrubali nella quale vengono presentate dodici opere recenti dal titolo Zuscanne.
A partire dal 1978, con l'opera Il Muro Magico, Asdrubali elabora un linguaggio personale ed autonomo.
Da Aggroblanda del 1984, passando per Eroica, opere esposte in sale personali alla Biennale di Venezia (Aperto '88), alla Biennale di Sidney e al Museum Fridericianum di Kassel nel 1988, sino ai Tromboloidi, a Scatalande e ai Tritatronici degli anni '90, sintesi tra astrazione e figurazione, appare chiaro che la forza delle opere di Asdrubali deriva dall'organizzazione di una nuova espressione vitale in cui il riduzionismo linguistico viene utilizzato al fine di far emergere la pittura nel luogo in cui essa vive nella forza della sua sola presenza.
"L'equilibrio dell'opera non è dato dalla composizione ma dalla fusione e ciò avviene quando in essa tutte le direzioni sono istantaneamente possibili, quando nessuna di queste predomina sull'altra.
L'operazione di assemblare o unire più opere nello spazio della parete o dell'ambiente è possibile proprio perché ogni opera singola è senza verso e quindi, venendo a mancare una direzione precisa, ogni opera vive autonomamente sia da sola che insieme alle altre in un'immagine moltiplicata.
L'assemblaggio o l'unione delle opere tra di loro è casuale, ma il risultato di tutta l'immagine è sempre in equilibrio proprio perché è in equilibrio ogni singola opera" così introduce Gianni Asdrubali nel catalogo, edito dalla galleria, contenente quindici immagini fotografiche che documentano l'esposizione e un apparato bio-bibliografico.