La galleria A arte Invernizzi ha inaugurato giovedì 19 maggio 2022 la mostra personale Michel Verjux. Découper plier éclairer: des corps et du vide?.
Michel Verjux dal 1983 concepisce la sua opera come intervento luminoso, in questa mostra, però, cerca di indagare con nuovi termini l’idea di vuoto, luogo e spazio.
Per la prima volta l’artista francese presenta alcune sculture in acciaio inox realizzate con fogli piegati e tagliati da fessure semicircolari. Con queste opere intende evidenziare come “si renda percepibile, praticabile e intellegibile il «fatto» che il «vuoto», il «luogo» o lo «spazio» siano «necessari» per gli oggetti e i corpi, per la loro esistenza, la loro posizione e il loro movimento.”
Al centro della prima sala al piano superiore è esposta l’opera di grandi dimensioni Découper/plier, à hauteur d’homme, mentre nelle sale successive sono presentate piccole sculture e progetti su carta.
Al piano inferiore vengono presentate delle proiezioni luminose, éclairages, pensate in relazione agli spazi della galleria. Michel Verjux lavora sull’atto del vedere come luogo d’incontro con la realtà: nella presenza della materia attraverso la luce che apre allo spazio possibilità per una epifanica e inedita presenza.
“Quando gli éclairages rivelano tagli e pieghe dell’architettura – interna o esterna –, quando proiettiamo dei frammenti di luce su linee, piani e volumi di uno spazio, non si gioca solo con il pieno e il vuoto; si rende percepibile, praticabile e intellegibile il «fatto» che è «necessario» per un corpo, che avverte di attraversare il «vuoto» (di fatto, l’aria), di essere dentro un «luogo» e di muoversi dentro uno «spazio».
[...] Il vuoto, il luogo o lo spazio, ma anche la luce (in quanto agente fisico) o la proiezione luminosa, possono apparire come intangibili proprio come, anche, l’ombra e altri fenomeni ottici [...]; essi interagiscono tuttavia con fenomeni tangibili come particelle elementari, oggetti e corpi, e ancor più con questi volumi fisici concreti che sono le sculture.” (Michel Verjux)
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo trilingue con un testo di Michel Verjux, la riproduzione delle opere in mostra e un aggiornato apparato bio-bibliografico.