La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 17 maggio 2007 una mostra personale di Pino Pinelli.
La mostra è stata ideata dall’artista in stretta relazione con lo spazio espositivo portandola ancora una volta ad una dimensione ambientale.
“Per il nuovo episodio espositivo - scrive Bruno Corà - Pinelli ha sviluppato un doppio paradigma: in un caso, sulla parete sinistra, i frammenti pittorici riavvicinati tra loro disegnano una serie di forme rettangolari che rievocano il parergon consueto della ‘cornice’. I cinque lavori si fronteggiano disegnando sulle tre pareti rispettivamente una trilogia di forme adiacenti e due lavori collocati su due pareti opposte. Nella parete di destra del secondo ambiente le superfici frammentarie delle opere tendono a ricomporsi in una unità che, a conti fatti, sembra essere il plenum della vacuitas appena considerata nella parete di sinistra dello spazio espositivo.
(...) In entrambi gli spazi con le rispettive opere, è palese la volontà di Pinelli di suggerire che la raggiunta sistematicità denotativa del grado di complessità a cui è giunto il lavoro, in realtà ha denominatori comuni sempre nelle opere degli esordi: in quella Pittura GR (1976) del rettangolo tagliato a dimensione ambiente e nella Pittura ironicamente apostrofata da Pinelli come neo-geo degli anni Ottanta. E, a ben osservare, il rapporto filologico interno alla sua opera potrebbe reclamare una non meno stretta coniugazione di questi suoi ultimi lavori con quella Pittura GR (1973) di più antica data, che sembra riconnettere e rinnovare nelle proprie intuizioni tutto il cammino sin qui svolto da Pinelli.”
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Bruno Corà, le riproduzioni delle opere esposte in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.