La galleria A arte Studio Invernizzi, giovedì 11 marzo 1999, ha inaugurato una mostra personale di Riccardo Guarneri nella quale vengono presentate opere recenti.
Guarneri ha tenuto la sua prima mostra personale nel 1960 alla Galerie de Posthoorn a L’Aia. Nel 1966 viene invitato alla XXXIII Biennale di Venezia e, nel 1967, partecipa alla V Biennale di Parigi al Musée d’Art Moderne.
Nel 1972 il Westfälischer Kunstverein di Münster gli dedica una mostra personale e nel 1981 partecipa alla mostra Linee della ricerca artistica in Italia a Palazzo delle Esposizioni a Roma.
Nel 1991 il Kunstverein Haus im Park di Emmerich gli dedica una mostra personale e la Pinacoteca Comunale di Ravenna lo invita per una mostra antologica.
In questa mostra vengono presentate “opere uniche che sono avvicinabili in base ad una particolare luce che le pervade e le genera dall’interno, offrendo la sensazione di un velo di diverse intensità che rende intuibili presenze nascoste, oltre i segni e i colori che appaiono distribuiti sul piano dell’astrazione ...
A costituire una di queste trilogie sono tre tele che dialogano su opposte tensioni e distanze cronologiche, ma si capisce che la visione non ha limiti temporali e lo spazio si illumina per vie diverse, pur partendo da una luce centrale che si dilata dentro una fitta trama di scrittura, quasi indecifrabile. In queste ampie pagine di luce i colori sono felici trasposizioni di stati d’animo e di sonorità spaziali che prendono possesso del vuoto, lo sfiorano con gesti silenziosi, vapori colorati, impronte di cose perdute e ritrovate, come per incanto, nella sensazione improvvisa di un istante."
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo con un saggio introduttivo di Claudio Cerritelli, le riproduzioni delle opere in mostra, un apparato bio-bibliografico, una poesia di Roberto Carifi e una di Carlo Invernizzi.